lunedì 26 settembre 2011

Se i Migliori se ne vanno Davvero.

Ho sempre pensato che, in realtà, questo modo di dire, fosse semplicemente riferito al fatto che la morte conferisca uno status di intoccabilità morale. Ovvero, "era così buono, generoso, gentile e blabla". Insomma, automaticamente, una volta crepati, la gente ci vuole bene e ci ricorda per quelle bellissime persone che (diciamolo) non siamo mai state.
Però sto giro se n'è andato davvero uno dei Migliori. Sergio Bonelli . Non è che mi sconvolga la morte di qualcuno che non ho mai visto in vita mia, e che comunque, aveva 79 anni e ha condotto un'esistenza più che degna. No, è tutto il carico emotivo, di ricordi (e di speranze) che questa dipartita comporta.
Leggo fumetti Bonelli da quando ho capito come mettere insieme le sillabe (a 4 anni e mezzo credo). E leggevo fumetti Bonelli perchè in casa mia c'erano solo quelli. E c'erano solo quelli perchè mio padre aveva una dipendenza da carta disegnata. Certo, da piccolina mi comprava Topolino, il Corrierino dei piccoli, Tira e Molla. Ma poi sono passata a quella che sarebbe diventata la mia ossessione passione, Dylan Dog. Certo, in casa c'erano anche Tex, Zagor, Martin Mystere. Ma io c'avevo la fissa per Dylan. Tanto da farmi un tatuaggio con la Morte Dylaniana (o Dylaniata?).
E' stato un imprinting, possiamo dire, modellismo? shaping? genetica?
E ora la cosa è malinconica, perchè mio padre da tempo non c'è più, e i suoi fumetti,che per anni sono rimasti a prendere la polvere negli scaffali del suo studio, (più per ansia da separazione delle donne Fontanesi che per pigriza),stanno cominciando l'esodo verso nuovi scaffali, anche sconosciuti. La cosa non mi turba più di tanto.
E vi spiego perchè.
Una volta, uscivo di nascosto da tutti con un ragazzo. Che mi piaceva, ma mi pareva un po' sfigato. Siccome dovevamo fare le cose, appunto, di nascosto (ancora non mi capacito del perchè di tutte le mie paranoie), capitava che passavamo ore, in macchina, parcheggiati in pieno giorno, in viuzze ai confini dell'ignoto (o in pieno centro a Padova.. non mi è ancora chiaro), a chiacchierare o a baciarci come due quindicenni. Un giorno, costui apre il bagagliaio della sua macchina, e in mezzo al caos, c'è una borsina immacolata, con dentro dei fumetti. Un Martin Mystere, un Rat-man (299+1) e qualche manga di cui non ricordo nulla. La cura e l'attenzione con cui sfogliava (ma che dico, sfiorava!!) le pagine del Rat-man, e l'emozione nel mostrarmi le parti più divertenti..(qui potete ridere anche voi)..e boom, l'imprinting ha fatto il suo dovere!
Ora quel ragazzo, oltre ad essere la mia dolce metà (facciamo 3/4 che sembro più magra), custodisce buona parte di quel patrimonio disegnato che stava nello studio del mio papà.
Sembra romantico lo so, lo è, in parte.
Grazie Sergio Bonelli, Grazie, per tutto quello che hai fatto per l'arte e la cultura italiana. Grazie,da parte mia e della mia mamma, perchè siamo dolcemente condannate ad innamorarci di maschi che piuttosto che alzare lo sguardo dai tuoi fumetti e il culo dal divano farebbero andare a fuoco la casa. So che collezionerò una serie di "arrivo subito, 2 minuti, a me va bene tutto, un aaaattimo!". Grazie perchè già so che se mai mi dovessi riprodurre, il mio pargolo passerà le ore in bagno, e invece che masturbarsi, come tutti, monopolizzerà il water per leggere Nathan Never.
.. 

1 commento:

  1. Oh patata sei dolcissima. E si, purtroppo a certe cose devi già fare l'abitudine :-) beh ne approfitterai anche tu non temere :-*:-*:-* Tps.

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