martedì 20 settembre 2011

suscì!

La multiculturalità, ovvero quel gradevole miscuglio di genti, usi, costumi, valori, ma soprattutto odori, che costituisce il nocciolo umano di Montrèal, ha anche dei lati davvero positivi.
Ho già parlato del triste fatto che l'unico piatto tipico del Quebec siano delle patatine fritte mosce ricoperte di salsa che manco le tartarughe ninja sotto acido mangerebbero, e di quella che, ad una prima occhiata può essere definita mozzarella in scaglie, ma al primo boccone è si capisce subito che sono vigorsol già succhiate.
A porre rimedio a questo sfacelo culinario, ci pensano gli italiani, i cinesi, i giapponesi, i thailandesi, gli indiani, e tutti quelli che possono vantare almeno 300 anni di storia alle spalle e non hanno Ribery nella loro nazionale.
Sta sera ero curiosa come una vecchia in fila alle poste e quindi mi sono fermata da Yu Mi Sushi a prendere del sushi "to go" (non si dice "take away" 'gnoranti!). Beh, non ho ben chiaro, ma evidentemente "paese che vai, sushi che trovi". Ma cosa ci servono a noi? Chi siamo, i figli della serva?!? Buono buono buono, col granchio, coi gamberetti, con delle verdurine strane e belline, e il caviale! Oè non è mica quella roba orrenda che ci servono i giappocini... l'ho mangiato con così tanto gusto e felicità che mi sono pure fatta una foto per condividere la mia gioia con voi:
A pensarci bene, avrei potuto anche fare una foto alla composizione, ma ero talmente affamata..
Ah, la cassiera, era una Venere dai capelli rossi e gli occhi verdi, e il cuoco era chiaramente Marrabbio.

Bacini Baciotti
Ps: per la prima volta sta sera ho ascoltato pompo nelle casse con le cuffie a volume altissimo. Pompa di più nelle cuffie, ve lo assicuro.


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