lunedì 3 ottobre 2011

Influenza.

A Monvéal sta piovendo. Vorrei trovare un modo poetico per raccontare questi 4 giorni ininterrotti di pioggia, grigiume e freddo ma non mi viene. E' una merda. Stop. Fa schifo. Stop. Che due maroni. Stop.
E poi ci sono gli stronzetti che dall'Italia mi dicono "uuuuh qui ci sono 30 gradi!!". Sveglia. Non c'è da gioire per niente. E' il riscaldamento globale, il mondo si sta sciogliendo, lo strato di ozono sta andando a puttane, e moriremo tutti fritti, a dicembre 2012 (che va benissimo, così non mi dovrò cercare un lavoro alla fine del mio dottorato). 
Anyway, questi giorni di 99% di umidità, mi hanno fatto ammalare. C'ho la tosse. C'ho la cough, come si dice qui. C'ho il raffreddore, ho mal di schiena, non riesco a dormire perchè mi sembra di affogare nel mio catarro. Che bella immagine eh? Come se questo non bastasse, una famiglia italo-canadese mi stalkera a più non posso cercando di comprarsi i miei servigi di affermata psicologa, attraverso pagamenti in natura (hahaha bella pensata regalarmi i broccoli- perl'amordiddio, anche se li chiami "lì rapini" o "lì broccoletti" fanno sempre schifo, non mi scomoderei a fare un MMPI per 3 kg di salame, figurati per della verdura, illusi!). 
Allora, quando si sta male qui, si aprono 3 possibili scenari: 
1. Tronfi della propria assicurazione sanitaria, si va a fare la fila dal medico, e si spera in una visita che risolva il problema con tanto di medicine adeguate.
2. Si va alla pharmacy, si fa la fila, (oh la fila si deve fare SEMPRE. Se venite in Canada e non sapete cosa fare - cosa che, per altro, succede spesso- mettetevi in fila dietro qualcuno, che sicuramente vien fuori qualcosa di interessante), si raccontano i proprio sintomi alla farmacista e lei, dopo millemila paraculamenti raccomandazioni (vai dal medico che è meglio) ti fornisce i medicamenti necessari alla guarigione (si spera). O
3. Si va alla pharmacy, si entra nella corsia dell'influenza e si leggono tutte le scatole dei medicinali esposti. Si confrontano i propri sintomi con quelli descritti sulla scatoletta, si confrontano i prezzi, e si prende quella con il disegno più carino. Questa opzione però vale solo se a voi scappa tanto la pipì o in fila ci sono troppi VECCHI, che siccome fuori piove e non hanno voglia di aspettare l'autobus, fanno la fila dal farmacista. 
Io per ovvie ragioni (mi scappava la pipi e ho la stessa voglia di aspettare di un moribondo in attesa di un trapianto di cuore), ho scelto la terza opzione. 
Medicina miracolosa in pastiglie. Orgogliosa della mia scelta (ho TUTTI i sintomi descritti sulla scatola, chefffiga), torno a casa, apro la scatola  prendo fuori il blister.. e? BHE? 
I Canadesi sono dei burloni.
Dopo la nona pastiglia che prendo, ancora non so come cavolo si faccia ad aprire correttamente il blister. Ma porca miseria ma è normale???
Vi agevolo il filmato (che si vede male, appena qualcuno mi regalerà un iphone farò video bellissimi giuro), perchè è davvero una roba divertente. 41 sec per riuscire a far uscire la pillola, e sono 3 giorni che prendo ste medicine, quindi sono allenata.
Ah si, comunque, sto meglio.

1 commento:

  1. Meno male che stai meglio.

    Grazie mille per il commento e per il sostegno. Sei tanto gentile. Un abbraccio.

    CIAO!!!

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