sabato 5 novembre 2011

Wot the fock is a bronch

Parafrasando il mio telefilm preferito di questa settimana "Misfits", wtf is brunch?
Il brunch è questo dice wikipedia. In sostanza sta mattina dovevo andare con le mie amichette (in carne ed ossa), ai supersaldi l'Oreal, ma dovevano ancora riprendersi dalla baldoria (???) di ieri sera (io ero fresca come un fiore di campo. I casi sono due, o loro stanno invecchiando, o io sono diventata un'alcolizzata che Sue Ellen mi fa una pippa). Allora decidiamo di andare a " fare un brunch". Federica mi dice " Ma chè aho non hai mai fatto un brunch? Ma che stai a Montèal da du' mesi e non sei mai andata affà il brunch?". NO. Il disprezzo nelle sue parole mi fa capire che questo brunch dev'essere proprio una gran figata e tapina me che non l'ho mai fatto.
Insomma, apparentemente sto brunch è breakfast + lunch, cioè quando non c'hai voglia di alzarti per fare colazione e quando ti svegli è ora di pranzo. Io a casa, la domenica, il brunch lo faccio coi tortellini di mia nonna, non capisco perchè qui se la devono menare così però, vabhe, andiamo a fare il brunch.
Dal menù in francese capisco subito che il brunch è una specie di colazione all'americana, bacon, uova, e colesterolo in tante forme diverse. Ordino sicura e tronfia (metti caso che la cameriera si accorge che non ho mai fatto il brunch. Che figura faccio?), e mi portano questo: 

Trattasi di bagel (na specie di pane col buco in mezzo), uova, pancetta formaggio e patatine fritte. E proprio per non sentirsi delle merde ti mettono anche una fettina di anguria, una di pompelmo e una di ananas. Giusto per ripulirti la coscienza dai grassi animali saturi. Il primo boccone è sorprendente. Il secondo sublime. Il terzo buono. Al quarto le tue arterie cominciano piano piano ad occludersi e mentre nella tua testa canti già Lucy in the Sky with Diamonds, non riesci a smettere di mangiare. Finisco il mio piatto (anguria compresa), ma vorrei morire. Mi sento in colpa per la fame nel mondo, per i bambini in africa, per gli intoccabili in india, e persino per quella volta in cui, pur avendole in tasca, ho negato una virgosol a Giovanni Ballotti. Rotoliamo fuori dal locale, e passo dopo passo cerco di fare pace col mio corpo che mi detesta e che probabilmente mi punirà con una stitichezza dolorosissima. Mi sento come homer simpson dopo un'overdose di ciambelle.
Bon, e anche il brunch è fatto.
Lo depenno dalla lista delle "cose buone che fanno male" da fare. 
Baciotti

1 commento:

  1. "Al quarto le tue arterie cominciano piano piano ad occludersi e mentre nella tua testa canti già Lucy in the Sky with Diamonds, non riesci a smettere di mangiare": questa la riciclo :D

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